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La storia di Ozegna su "Il Canavesano"
Cultura
01/02/2008

L’almanacco “Il Canavesano” 2008 contiene quest’ anno, nella sezione “Obiettivo su …” una serie di articoli che riguardano la storia ozegnese. Ne estrapoliamo alcuni brani.

 Il 2007 ha rappresentato per Ozegna un anno particolare; infatti si è ricordato il sessantesimo anniversario della riconquistata autonomia amministrativa dopo che era stata, come molti altri piccoli paesi, durante il periodo fascista, declassata a frazione di un centro maggiore (in questo caso, Aglié)..….

… La storia di Ozegna ha un’origine che si perde nella leggenda. Secondo lo storico Bertolotti, pare che la fondazione si debba al retore gallo Eugenio, proclamato imperatore in Occidente nel 392 d.C. poi vinto da Teodosio e ucciso presso Aquileia. Eugenio avrebbe fondato il villaggio dandogli successivamente il suo nome. Di sicuro si parla di Ozegna a partire dal IX secolo come di una terra posseduta prima dai vescovi di Ivrea, controllata successivamente da Arduino, ceduta quindi ai vescovi di Vercelli, fino a quando non venne assegnata come feudo alla famiglia dei Conti di San Martino. La sua ubicazione originaria era a circa un chilometro dall'attuale centro abitato, verso sud est, dove ancora sorge la cappella di San Besso….

… Verso il XII secolo, per motivi di sicurezza, la popolazione iniziò a spostarsi nel ricetto (vicino al quale quasi sicuramente esisteva una torre o una costruzione fortificata dei San Martino) trasformandolo gradatamente da luogo circondato da mura e formato da magazzini e stalle per la conservazione e la difesa di derrate alimentari e animali, in caso di pericolo, in un vero e proprio villaggio e abbandonando gradatamente quello originario….

… Per mancanza di eredi diretti nella famiglia Sanmartino, dopo diversi decenni, Ozegna venne assegnata all'altra grande famiglia nobiliare canavesana, quella dei Valperga ma il fatto non soddisfece i Sanmartino per cui iniziarono battaglie dapprima legali e poi anche armate tra i due feudatari tanto che gli abitanti del villaggio decisero di chiedere la protezione ad un'altra importante famiglia feudale, quella dei Biandrate. Le rivalità tra le  famiglie feudatarie e gli scontri che i Biandrate ebbero con i Savoia coinvolsero anche Ozegna, con esiti piuttosto pesanti per il borgo che, dopo varie vicissitudini fu nuovamente assegnato  ai Sanmartino…..

.. Nel 1657, il castello divenne definitivamente proprietà dei Savoia, come appannaggio del secondogenito del Re, il Duca di Chiablese….

… L'aspetto che meglio caratterizza la storia ozegnese tra '600 e '700 non sono più tanto fatti politici o militari quanto piuttosto un fiorire di gruppi e associazioni, o meglio “ confraternite” che hanno rivestito un'importanza notevole sia sul piano religioso che su quello civile (confraternita della S.S.Trinità, confraternita di Santa Marta, ecc) …

….Tuttavia il fatto più importante avvenne nella prima metà del 1600. Precisamente, il 21 giugno del 1623, un fatto miracoloso scosse la popolazione ozegnese e quella dei paesi circostanti: un ragazzo muto, Giovanni Guglielmo Petro, acquistò l’uso della parola in seguito alla visione della Madonna mentre stava facendo i lavori di fienatura nella zona dei Goritti.…

… Dopo che la gerarchia ecclesiastica appurò l’eccezionalità dell'accaduto, nell’arco di due soli anni venne costruito un santuario cui fu aggiunto, in un secondo tempo, un convento affidato ai Padri Francescani Riformati….

… Nel 1802, in seguito alle ordinanze napoleoniche sulla soppressione degli ordini religiosi, i frati vennero allontanati e il convento venduto a privati. Anche il santuario fu chiuso e, anche dopo la caduta napoleonica, la sua apertura era un fatto sporadico. Solo alla fine del 1800, il parroco ozegnese Lorenzo Coriasso lo riacquistò e lo fece nuovamente riaprire al pubblico….

… Nella prima metà del 1800, si deve ricordare la costruzione della nuova chiesa parrocchiale a sostituzione di quella antica inserita nel recinto del ricetto e giudicata dai parroci del tempo non più consona alla celebrazione eucaristica date le sue pessime condizioni strutturali…

… Tra la metà e la fine dell'800, ad Ozegna si ebbe l' apertura di classi scolastiche rivolte sia ai maschi che alle femmine, la fondazione di una scuola per l'infanzia voluta dal pievano don Coriasso, l'apertura di un ricovero per anziani soli o poveri da parte dei fratelli Boarelli. A questo si aggiunse anche la fondazione della Società Operaia di Mutuo Soccorso, nel 1872.….

… Durante l'ultimo conflitto. Ozegna, che dal 1928 aveva perso la propria autonomia amministrativa diventando frazione di Aglié, visse nel suo territorio alcuni scontri armati tra gruppi partigiani e truppe della Repubblica di Salò, in uno dei quali rimase ucciso il maggiore “repubblichino” Bardelli. Questo provocò una serie di retate tra la popolazione tuttavia senza esiti funesti. Verso la fine del conflitto, caddero invece i fratelli partigiani Attilio e Nando Berra….

… Nel dopoguerra, il problema che maggiormente premeva risolvere era quello di riconquistare l'autonomia. Le pratiche iniziarono subito nel 1945 ma il percorso fu molto lungo. Solo nel 1947, Ozegna ridiventò comune autonomo.

 


 

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